Alimentazione

Sebbene durante gli ultimi decenni il tema dell’alimentazione dei nostri cani e gatti sia stato praticamente monopolizzato da un “apri e versa” grazie alla presenza sul mercato di molti prodotti commerciali già pronti, negli ultimi anni, probabilmente sulla spinta di una maggiore consapevolezza dell’importanza di una sana e corretta alimentazione per l’uomo, stiamo registrando un’inversione di rotta. Ma cosa vuol dire alimentare in modo corretto il nostro cane o il nostro gatto? Le campane da ascoltare sono molte!

Prima di tutto quali sono le caratteristiche che ciò che diamo al nostro cane e al nostro gatto deve possedere? La dieta dei nostri amici deve essere SICURA, cioè non deve contenere sostanze tossiche o pericolose, COMPLETA, cioè non deve mancare della giusta quantità dei nutrienti per essere certi che non ci siano danni a lungo termine, DIGERIBILE, cioè ciò che gli diamo deve poter essere digerito e assorbito dal loro intestino e infine deve ovviamente essere APPETIBILE, cioè gradevole per il loro gusto. Infine, la dieta deve essere BILANCIATA, vale a dire contenere i giusti micronutrienti nelle giuste quantità. Ovvio? Forse. Facile? Non è detto! Il motivo per cui molto spesso i Medici Veterinari sconsigliano diete casalinghe sono esattamente questi. Cani e gatti sono carnivori e per noi esseri umani, onnivori, delle volte viene difficile capire le loro esigenze, tendendo spesso verso la linea più facile o più economica (la ciccia costa). La classica dieta fatta in casa a base di pasta o pane, con un po’ di sugo di pomodoro e magari quando capita degli scarti della tavola non rispetta nessuna delle caratteristiche che abbiamo elencato. Oppure, un altro rischio, è dare per scontato che alcuni alimenti sicuri per noi lo siano anche per loro. Sapevate che l’uva può essere altamente tossica per i nostri amici?

In linea generale, se ci rivolgiamo ad una ditta di alimenti industriali per cani e gatti possiamo stare tranquilli che il cibo nella ciotola rispetterà i requisiti elencati sopra. Certo, non tutte le ditte sono uguali ed alcune ditte “piccole” possono rivelarsi migliori in qualità rispetto ad alcune “grandi”, ma, soprattutto.. è davvero tutto qui quello che vogliamo mettere nella ciotola dei nostri Amici?

Il cibo, come per noi, è un esperienza. Un’esperienza olfattiva, tattile, visiva e emotiva. Non credo che nessuno di noi potrebbe immaginare la sua vita mangiando gallette secche, se pur complete, bilanciate, digeribili e ovviamente sicure. Anche fossero buone (appetibili), per quanti giorni una persona potrebbe mangiare solo quello? E soprattutto, per quanto le formulazioni siano ottime, davvero questo non avrebbe nessuna ripercussione sul nostro fisico?

Sono esattamente queste le domande che tanti proprietari si cominciano a fare. Come mai a noi, esseri umani, nessun medico al mondo consiglierebbe una dieta del genere, uguale, monotona e fatta di alimenti secchi tutti i giorni, ma piuttosto ci consigliano una dieta di alimenti freschi e variati?

No, davvero, la dieta per i nostri animali può diventare una bellissima esperienza, per noi e per loro, fatta di alimenti freschi, profumi e soddisfazione. La dieta può diventare il principale mezzo di prevenzione per tante e diverse patologie e nella maggior parte dei casi può migliorare la situazione quando un patologia si è già instaurata. La ciotola può diventare un modo di veicolare principi fitoterapici, facendo davvero in modo che cibo e medicina siano sovrapponibili. E soprattutto, dare da mangiare ai nostri Amici può ridiventare un atto di amore, veicolando affetto per loro. E vi assicuro che nessuna mamma al mondo penserebbe che queste sono amenità .

Però.. ci sta un però! Ricordiamo il principio del nostro discorso. Una dieta fatta di alimenti freschi deve continuare a rispettare i principi fondanti di qualsiasi dieta. Nessuno baratterebbe una dieta fatta anche dei migliori ingredienti con un’arma che può fare gravi danni. Perché davvero è possibile fare danni con una dieta errata. Senza fare allarmismo, per questo è necessario che chi voglia intraprendere un percorso del genere per il proprio Amico si faccia affiancare da un veterinario o da un nutrizionista esperto in alimentazione animale. Una volta impostata, la dieta vi darà tante soddisfazione, tenendo allo stesso tempo al riparo da eventuali danni.

La dieta inoltre deve essere individualizzata, come per noi esseri umani. Perché i nostri cani e gatti sono esseri senzienti, dotati di una forte individualità, come ogni proprietario sa benissimo: possiamo avere 100 cani nel corso di una vita e nessuno sarà uguale ai precedenti! Non parliamo poi dei gatti, esseri meravigliosi e completamente unici. Quindi, perché dovrebbero essere nutriti alla stessa maniera? Varrà lo stesso che vale per noi, avranno gusti e preferenze alimentari, uno digerirà meglio un ingrediente, un altro no, e sarà sicuramente bello scoprirlo assieme, rafforzando il nostro legame.

Quindi per cominciare, quale dieta fresca vogliamo esaminare per prima? Le due possibilità che ritengo migliori al momento sono:

  1. una dieta casalinga fatta di ingredienti cotti, bilanciata e completa, particolarmente adatta a cani e gatti anziani o con compromissione renale grave, nonchè a gatti “schizzinosi”, tutti quelli che dopo aver convissuto una vita con una dieta commerciale fanno fatica ad abituarsi a cibo crudo, ovviamente molto meno condito ed insaporito di quello che hanno mangiato fino a questo momento;
  2. una dieta cruda, fatta di ingredienti freschi e non ulteriormente trasformati, basata su ciò che è maggiormente appropriato alla natura carnivora dei nostri Amici cani e gatti: carne, ossa e frattaglie!

Ognuno di questi approcci può essere una validissima alternativa e rappresenterà uno stimolo nuovo ricco di sensazioni appaganti per il vostro cane o il vostro gatto, l’importante è non dimenticare mai che ogni dieta deve essere correttamente formulata per permettere davvero che “il cibo sia la loro medicina” come diceva già Ippocrate circa 2500 anni fa!

Alimentazione Casalinga

Sotto il termine "alimentazione domestica, o casalinga, del cane o gatto" rientra un insieme eterogeneo di modalità nutritive che vanno dall'uso esclusivo di avanzi della tavola, sino all'utilizzo di razioni finemente elaborate per soddisfare i fabbisogni nutrizionali del cane o gatto.

Alimentare il nostro cane o gatto con una dieta preparata in casa a base di cibi cotti viene generalmente denominata una dieta casalinga. L’enorme abbondanza di preparati industriali, più o meno lavorati, secchi o umidi, aveva portato i proprietari ad abbandonare negli ultimi decenni l’abitudine a preparare il pasto del proprio pet. Anche se ancora la maggior parte dei nostri animali viene alimentata con cibo industriale, è fuori dubbio come negli ultimi anni si stia registrando un’inversione di rotta: sempre più proprietari si interessano attivamente a ciò che finisce nella ciotola del loro amico. Ma seguire un’alimentazione casalinga vuol dire tornare a dare gli scarti da tavola “come si faceva un tempo”? NO! O meglio, no, se ci teniamo alla salute del nostro cane o gatto. Ecco spiegato perché.

Quale è la condizione essenziale perché una dieta casalinga non si trasformi in una trappola (alcune volte senza via di uscita) per il nostro cane o gatto? è molto facile in effetti che una dieta casalinga formulata da una persona inesperta o, peggio ancora, improvvisata dando semplicemente cibo da tavola, sia completamente sbilanciata, povera di micronutrienti essenziali e, probabilmente, troppo calorica. Questo può causare patologie severe, fra cui vorrei ricordarne alcune:

Una delle sindromi più comuni in cuccioli in crescita alimentati con una dieta troppo calorica è il radius curvus, cioè la curvatura del radio, un osso dell’arto anteriore. Questa condizione è più frequente in cuccioloni di taglia gigante e, una volta instaurata, necessita di una correzione chirurgica.

Un’altra condizione frequente in animali in crescita (sia cane che gatto), ma che può verificarsi anche in animali già adulti, è l’iperparatiroidismo nutrizionale (o secondario). Questa patologia, caratterizzata da una eccessiva fragilità ossea, è legata ad alimentazione povera di calcio. Cani e gatti sono carnivori infatti.. e predatori! Una preda quale, che sia, topo o lucertola, pecora o pollo, include infatti delle parti ossee, naturalmente contenti calcio che rendono la dieta base di un carnivoro maggiormente ricca di calcio rispetto a quella di un essere umano.

Quando diamo poco calcio quindi? Diamo poco calcio tutte le volte che forniamo al nostro cane o al nostro gatto una dieta fatta di sola (o troppa) carne, oppure di carne e pasta ad esempio. Nessun alimento mangiato dall’uomo contiene abbastanza calcio da integrare la dieta di un carnivoro! Dopo settimane o mesi di una dieta del genere, l’organismo del nostro animale avrà intaccato le proprie riserve di calcio (ossia l’osso) e questo porterà inevitabilmente a fratture spontanee (cioè senza, o quasi, cause traumatica), dolore, difficoltà nel movimento etc. Insomma, con le dovute precauzioni, possiamo dire che è una condizione simile all’osteoporosi nell’uomo.

Ancora, un’altra grave condizione causata spesso da un’alimentazione casalinga sbilanciata, è la cardiomiopatia dilatativa. Questa patologia è comune soprattutto nel gatto ed è dovuta ad una carenza della dieta dell’amminoacido taurina. La taurina infatti è un amminoacido essenziale per cane e gatto, vale a dire l’organismo non è in grado di sintetizzarlo a partire da altri amminoacidi. La dieta dovrà esserne quindi necessariamente ricca. Quello che non molti sanno è che la taurina viene completamente distrutta dalla cottura, ed è per questo che in una dieta casalinga rappresenta una delle integrazioni necessarie. Fra l’altro la carenza di taurina provoca anche una degenerazione della retina con conseguente cecità irreversibile!

Ancora, .. possiamo causare con un’alimentazione un eccesso o una carenza di vitamina liposolubili, una anemia, pancreatite acuta ad esito letale.. insomma, un disastro, vi assicuro mangiando quello che mangeremmo noi, esseri umani!

… ok quindi… meglio le crocchette o altro cibo industriale?? A mio parere NO! Molto, molto meglio un’alimentazione casalinga completa e bilanciata, secondo quelle che sono delle necessità di animali diversi da noi, che quindi sono (ovviamente!) più difficili da comprendere! Purtroppo a causa del boom dell’alimentazione casalinga (e, devo dirlo, del contemporaneo disinteresse di molti colleghi veterinari che di alimentazione casalinga non vogliono neanche sentirne parlare) sono nate sul web una serie di “professionisti” molto dubbi, siti internet che consigliano questo e quello a proposito dell’alimentazione del cane e del gatto. Persino alcuni colleghi ancora sostengono che “in fondo che ci vuole” e basta un po’ di riso e carne e variare gli ingredienti. No. Non è così. Le patologie nutrizionali sono lente ad istaurarsi, e per questo subdole, ma esistono eccome e dato che il nostro cane non potrà dirci “scusa mamma ma sai, non ho più voglia di pasta al pomodoro, per favore dammi un bell’osso” e ugualmente il nostro gattone non ci potrà dire “papone, con tutti questi carboidrati mi farai venire un diabete”, è necessario che chi voglia sostituire in modo stabile l’alimento industriale con una dieta casalinga sia seguito da un veterinario o da un nutrizionista veterinario (figura rara ma presente in Italia, da non confondere con i faciloni del web).

Quali sono i più importanti punti a favore di una dieta casalinga? Abbiamo già fatto un punto della situazione circa i differenti tipi di alimentazione di cui un cane o un gatto e quelli che sono i principali punti pro e contro le diverse scelte, per cui già sappiamo quale è il punto maggiormente a favore della casalinga: sappiamo cosa mettiamo nella ciotola! Certo, ovviamente non possiamo avere la certezza assoluta, visto che frodi alimentari capitano anche per alimenti destinati ad uso umano. Però senza dubbio abbiamo la migliore conoscenza possibile degli ingredienti. Inoltre, una dieta casalinga, rispetto ad una dieta cruda tipo la BARF, è più modulabile ed adattabile alle diverse esigenze (anche di tipo medico) dei nostri animali. Potremmo preparare una dieta in base ai gusti del nostro amico, oppure in base a sensibilità verso alcuni alimenti. È possibile preparare una dieta priva di carboidrati per animali diabetici, oppure una con uno scarso apporto proteico in tutte quelle situazioni di grave danno renale. Una dieta con un contenuto di fibre modulato in base alla risposta intestinale dimostrata dal nostro amico. Insomma, le possibilità sono molteplici.

Un altro grande vantaggio della casalinga, devo dirlo perché so che alcune volte i ritmi sono frenetici, è che possiamo tranquillamente intervallarla con pasti a base di crocche o altri alimenti industriali. Torniamo a casa troppo stanchi, non abbiamo fatto spesa, non abbiamo nulla di pronto o siamo in viaggio? Ok, le crocche possono essere un buon compromesso. Non sono il top, ok, ma anche a me capita di aprire un’insalata in busta, anche se senza dubbio è meglio quella del contadino! Questo purtroppo non è possibile, o almeno lo sconsiglio caldamente, a chi segue una dieta BARF. In questo caso infatti la formulazione delle due diete è talmente differente e richiede all’animale vie metaboliche distinte e per questo preferisco che i miei clienti facciano una scelta chiamiamola “estremista”: meglio non mangiare se quella sera non ho scongelato nulla!

Dieta cruda biologicamente appropriata – BARF

Ultimamente si sente molto spesso parlare di “Dieta BARF”. Ma, cosa significa innanzitutto dieta BARF? Il termine B.A.R.F. è un acronimo dell’inglese Bones And Raw Food (ossa e alimenti crudi), oppure, come suggerito dal dr. Ian Billinghurst, medico veterinario australiano che per primo ha sviluppato un “metodo BARF” e lo ha diffuso tramite i suoi libri, anche Biologically Appropriate Raw Food (cibo crudo biologicamente appropriato).

Anche se può essere vero che il dr. Billinghurst “non si è inventato nulla” come alcuni sostengono, credo sia giusto dargli il merito di aver sistematizzato, messo per iscritto e diffuso a gran voce un cambio di filosofia non semplice. All’Università ci viene spesso insegnato che un’alimentazione commerciale è la migliore alimentazione che possiamo dare ai nostri animali. In effetti, possiamo tranquillamente dire che i medici veterinari hanno completamente delegato all’industria del pet food il “problema alimentazione” del cane e del gatto. E operare un cambio di idee, come ha fatto il dr. Billinghurst, non è facile. Quindi ok, non si sarà inventato nulla di nuovo, ma come collega che è passata attraverso un percorso simile al suo, posso dirvi che provo molto rispetto per questa persona, perché non è facile smontare una a una le nostre credenze riguardo l’alimentazione dei nostri Amici.

Ma torniamo alla BARF come suggerito dall’acronimo, la dieta BARF si compone di alimenti crudi di origine animale, incluse ossa e frattaglie. Per questo possiamo anche chiamarla Raw Diet (Dieta a crudo). Fare BARF però non significa dare al nostro cane carne cruda a sazietà o buttargli ossa dalla tavola, ma piuttosto bilanciare una serie di ingredienti in modo da dare al nostro Amico una dieta completa e sicura, ma anche appagante e davvero benefica per la sua salute.

La terminologia è importante per comunicare al meglio e i “barfer” (cioè chi usa un modello BARF per l’alimentazione del suo Amico) utilizzano alcuni termini specifici su cui è bene non fraintendere.

OP – Questo acronimo sta per Ossa Polpose. Le ossa polpose sono ossa ricoperte di carne, da non confondere quindi con le ossa spugnose, che indica tutt’altro tipo di ossa in campo medico veterinario. Una dieta BARF non prevede e sconsiglia del tutto le ossa “nude”, cioè senza carne attaccata attorno (il classico avanzo dalla tavola) e anzi evidenzia come queste possano essere pericolose per l’integrità dell’intestino. Alcune semplici regole possono evitare problemi e devono essere assolutamente seguite!

CSO – Carne Senza Osso è la semplice polpa, data intera o macinata.

Organi – Una dieta equilibrata deve prevedere, sia nel caso del cane che del gatto, la presenza di organi, interi o macinati come per la polpa. Parliamo di fegato, cuore, reni, polmone e milza. Questi infatti apportano micronutrienti essenziali. D’altra parte, vanno ben dosati in una dieta, perché essendo molto appetibili, si può correre il rischio di darne in sovrabbondanza e dar luogo a delle vere e proprie ipervitaminosi.

Trippa verde – Per trippa verde si intendono, da un punto di vista anatomico, i prestomaci dei ruminanti (rumine, reticolo e omaso), NON lavati né sbiancati, ma dati appunto con buona parte del loro contenuto, fatto che dà appunto il colore verde. Questo ingrediente è o sarebbe imprescindibile da una buona dieta BARF, perché apporta una flora batterica sana per l’intestino del cane, mentre nel gatto non è indicata. La trippa verde non la troverete nei supermercati, ma dovrete oridinarla al vostro macellaio di fiducia specificando di non pulire il contenuto, oppure la potrete trovare online in siti specializzati.

Questi ingredienti, più le VERDURE, comporranno, in percentuali variabili, la dieta del vostro cane e del vostro gatto. Alcune integrazioni molto importanti inoltre saranno UOVA, PESCE e acidi grassi OMEGA 3. Vorrei sottolineare come le percentuali debbano variare non solo in base alla specie (cane o gatto), alla taglia o alla conformazione dell’animale, ma anche e soprattutto sulla base di quella importantissima individualità di cui non dobbiamo dimenticarci .

Questi ingredienti, in una dieta cruda biologicamente appropriata, vengono mescolati con diverse percentuali, a seconda che si tratti di gatto o cane. Anche all’interno della stessa specie però vi possono essere molte variabili da considerare (ad esempio età dell’animale e capacità di masticazione, stato di salute etc.), nonché variabili strettamente individuali, come ad esempio gusti e intolleranze.

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La dieta BARF (o naturale o Dieta cruda, Raw Diet, che dir si voglia) è sempre più spesso oggetto di interesse da parte di molte persone che si accorgono di come il loro animale non si possa dire in buona salute, nonostante tutti i possibili accorgimenti. Invito però chiunque legga questa pagina a leggere anche e soprattutto gli articoli riguardo ai dubbi sollevati dai colleghi veterinari sulla BARF, ai possibili pericoli insiti in questo tipo di dieta e soprattutto, nonostante fare una dieta casalinga sia assolutamente possibile, che sia una casalinga cucinata o a base di cibo crudo, evitate il più possibile il ‘fai da te’ perché i danni possono essere gravi e irreversibili!

Attenzione! Un chiarimento molto importante: una dieta BARF senza OP –> NON è una dieta BARF! Molte persone mi contattano dopo aver già iniziato quella che gli è stata consigliata come Raw Diet per i loro amici, spesso sono diete molto squilibrate, a volte addirittura pericolose per l’incolumità fisica del vostro Amico (vedi articolo del blog). Una dieta senza OP non è una dieta a crudo equilibrata, non può esserlo!