Capita di dover eseguire un’anestesia per un’operazione chirurgica, seguita magari da un antibiotico, al proprio cane o gatto. Vediamo quali sono i miei consigli specialmente per cani e gatti BARFisti che seguono una dieta cruda, ma anche in generale quali possono essere delle buone precauzioni da prendere. Shot post rapido, ma utile..spero!
Pur non essendo un’evenienza frequente può capitare di dover sottoporre il proprio Amico ad anestesia per un intervento chirurgico. Più spesso (purtroppo) capita invece di dover dare antibiotici, magari per una diarrea particolarmente violenta, una dermatite o un’infezione di altro tipo. In modo particolare per i BARFisti è importante sapere come gestire la situazione al fine di diminuire la possibilità di ulteriori danni. Parliamo quindi di consigli a titolo precauzionale, ma – come si dice – meglio aver paura che buscarne.
BARFisti e antibiotici: l’accoppiata perdente
Premesso che, come ho scritto più volte e come ripeto ad ogni mio singolo paziente, gli antibiotici devono essere limitati al minimo indispensabile al fine di garantire la buona salute del microbiota (vedi questo articolo ad esempio) , delle volte non è davvero possibile evitarli. Il mio consiglio in questo caso è di attuare le seguenti precauzioni:
- Interrompere la somministrazione di OP (Ossa Polpose per i non BARFisti, vedi qui) almeno nel pasto o nei pasti in cui si somministra antibiotico. È nota infatti in medicina umana l’interferenza fra calcio e assorbimento di alcune molecole antibiotiche. Questo è vero sicuramente per alcune molecole in particolare (tetracicline e chinolonici, vedi qui) nell’uomo, ma in via precauzionale e in assenza di studi specifici credo sia importante tenerne conto anche nel cane e nel gatto, visto l’alto contenuto di calcio delle OP. Niente OP quindi nel pasto vicino all’antibiotico dato per bocca, possono essere invece somministrate ad almeno 2 ore di distanza.
- Scottare la carne, data in pezzi interi o persino passare ad una casalinga cotta (anche senza carboidrati, ma cotta) per tutto il tempo della somministrazione dell’antibiotico e i successivi 3 o 4 giorni è un’altra precauzione utile a mio parere. Sappiamo infatti che l’antibiotico crea inevitabilmente resistenze nella popolazione batterica con cui entra in contatto (vedi qui articolo antibiotico resistenza e rischi connessi). Somministrare carne cruda, che necessariamente ha una carica (cioè una concentrazione) microbica più elevata del cotto, assieme alla molecola antibiotica aumenta solo le possibilità che questo accada.
Riguardo il secondo punto mi spiego meglio: uno dei compiti fondamentali svolti dallo stomaco di un Animale è quello, tramite l’acidità, di abbattere la carica microbica presente negli alimenti. Ho utilizzato la terminologia corretta e non “distruggere i batteri” perché non è in effetti che tutti i batteri vengano eliminati. Noi BARFisti lo sappiamo benissimo, tanto è vero che uno degli alimenti fondamentali per la dieta cruda è la trippa verde, data proprio come PRObiotico. Abbattere la carica batterica significa invece diminuire il numero totale di batteri presenti.
Se i batteri sono pochi nel pasto iniziale, l’acidità dello stomaco sarà in grado di eliminarli tutti (o quasi). Se però invece sono molti, una buona fetta verrà fatta fuori, ma un’altra rimarrà. Certo, più l’ambiente nello stomaco è acido e più questa benedetta carica batterica sarà abbattuta. Per questo lo stomaco dei nostri Amici carnivori e BARFisti, costumando pasti ricchi di proteine che stimolano la secrezione di acido cloridrico, sarà certamente più efficiente del nostro. Se diamo un cibo molto contaminato però, come una trippa verde o un macinato di carne cruda, gran parte dei batteri arriverà nell’intestino.. dove si incontrerà con la molecola antibiotica che stiamo dando al nostro Amico.
Questa compresenza di alte cariche microbiche e molecola antibiotica provoca, a mio parere, una maggior possibilità di creare resistenze, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare, non solo a livello intestinale. Meglio quindi dare solo carne intera, naturalmente meno contaminata dei macinati, scottandola in superficie, in modo da dare una mano in questo senso. Sospeso l’antibiotico potremo poi tornare alla nostra “normale” dieta BARF dopo 3 o 4 giorni.
BARFisti sotto i ferri: come affrontare un’operazione chirurgica se fai BARF
Un’operazione chirurgica è sempre un momento delicato, ma in particolare per un cane o gatto BARFista sarà necessario prendere qualche precauzione in più. In particolare:
- Se vengono somministrati antibiotici post o intra-chirurgia (chiedete!) dovremo rispettare le regole di cui sopra che riguardano il rapporto BARFisti – antibiotici
- Consiglio sempre di sospendere le OP almeno 2 o 3 giorni prima dell’intervento, sostituendo la dose di OP con CSO (carne senza ossa). Le OP sono infatti la parte più lenta del pasto e la più difficile. Il mio obiettivo è quello di far arrivare il vostro Amico in chirurgia SENZA residui di ossa nell’intestino. Questo perché l’anestesia in sé, oltre ad alcune classi di farmaci utilizzate come antidolorifici post operatori, tendono a rallentare il transito intestinale e questo potrebbe risultare in una stipsi anche severa per il vostro Amico. Le OP possono essere riprese circa 2 giorni dopo l’intervento oppure 2 giorni dopo l’ultima somministrazione di farmaci della classe degli oppioidi (chiedete cosa viene utilizzato come antidolorifico!).
Consigli per tutti: PRObiotici perioperatori e Fiori Australiani
È dimostrato, in medicina umana, che lo stress produce disbiosi. La disbiosi, vale a dire un’alterazione della normale flora microbica intestinale verso una condizione patologica (vedi qui) può essere causata, sempre secondo i dati che abbiamo in medicina umana, anche dalle anestesia o da altri farmaci come antiacidi o oppiodi. Non parliamo poi degli antibiotici dati magari in concomitanza con un intervento chirurgico.
Se ci pensate, un’operazione chirurgica sarà quindi per un cane o un gatto una sicura causa di disbiosi. Dato che a sua volta la disbiosi può causare le più svariate patologie, dalla “semplice” diarrea, fino a patologie ben più gravi, capite quanto sarà importante prevenire questa possibilità, lavorando se possibile in anticipo.
Per questo, il consiglio è quello di somministrare PRObiotici ad alta densità (450 miliardi di UFC per ogni 20kg di peso) almeno 7 giorni prima dell’intervento e per i successivi 15 giorni. Questo periodo può essere esteso, magari dimezzando le dosi, in caso di somministrazione di antibiotici post-operatori.
Last but not least come direbbero gli anglosassoni, non dimentichiamo la parte più importante del nostro Amico, vale a dire la Psiche. Come dicevamo sopra infatti un’operazione chirurgica per i nostri Amici rappresenta una forma altissima di stress emotivo. Il dolore peri-operatorio, i farmaci somministrati, ma anche la paura dell’abbandono, magari acuita da un ricovero di qualche giorno necessario possono davvero fare la differenza (in peggio) sulla loro salute.
Tutto questo, chiunque ha un cane o un gatto lo sa benissimo e rappresenta, in modo molto semplice, il rapporto fra Psiche e Soma che per troppi anni abbiamo (noi medici) ignorato. È ora di tornare ad una considerazione olistica dell’individuo, includendo la cura della componente Emozionale nelle nostre priorità, come componente fondamentale per la cura della salute generale del nostro Amico.
Per questo consiglio sempre ai miei clienti di portare con sé un semplice rimedio di Essenze del Bush, Emergency Pets, da somministrare post-intervento per facilitare la ripresa generale e aiutare a smaltire paure e angosce che hanno sicuramente provato stando lontano da noi.
Riprendo e riporto, per chi non sapesse cosa sia Emergency pets, quanto scritto in questo altro post:
Il mix floreale per le Emergenze dei Fiori Australiani si chiama Emergency Pets e ne abbiamo già parlato anche in questo articolo, essendo a mio parere uno dei presidi che non deve mai mancare se si ha in casa un cane o un gatto. Emergency pets è utile quindi anche come presidio post operatorio , essendo composto di queste meravigliose Essenze Floreali:
- Crowea: questo Fiore aiuterà con la sua Vibrazione a diminuire lo stato ansioso del tuo Amico
- Dog Rose of The Wild Forces: quando le emozioni si fanno così intense da travolgerlo, questo Fiore donerà al tuo Amico la capacità di mantenere il controllo, prevenendo comportamenti esagerati
- Fringed Violet: un’operazione, l’essere lasciato solo, i rumori in degenza sono veri e propri shock, quasi delle ferite emotive. Questa Essenza floreale aiuterà il tuo Amico a ripristinare il proprio spazio vitale, proteggendolo anche da influenze esterne.
- Grey Spider Flower: questa Essenza aiuta per tutte quelle paure intese, quando il terrore prende il sopravvento e rimangono immobilizzati dal panico. Grey Spider donerà fiducia, coraggio e calma.
- Red Suva Frangipani: questa Essenza, presente nel mix di Emergency per i nostri Amici, è specifica per aiutare nei momenti di distacco come ad esempio quando li lasciamo in ambulatorio o clinica per un’operazione chirurgica.
- Sundew: quando la paura e il terrore portano ad un distacco dalla realtà circostante, questa Essenza favorisce la stabilità e il ritorno alla realtà del nostro Amico.
- Waratah: questo Fiore è senza dubbio l’Essenza che preferisco. Forte, potente e di rapidissima azione Waratah favorisce il coraggio e la fiducia , aiutandoli in tutti i momenti difficili.
Emergency Pets nella dose di 3-5 gocce per 2 volte al giorno dato direttamente nel cibo, associandolo ad una somministrazione più frequente nelle ore successive all’intervento, sarà la chiave di volta per una ripresa rapida e senza strascichi di emozioni negative.
Ultimissimo consiglio: allegria e attitudine fiduciosa e positiva sono emozioni contagiose di cui possiamo inondarli, quindi.. forza! ?
Letture interessanti:
- Bottaccioli, F., & Carosella, A. (2007). La saggezza del secondo cervello. Tecniche nuove.
Fonti:
- Myers, S. P. (2004). The causes of intestinal dysbiosis: a review. Altern Med Rev, 9(2), 180-197.
- Galley, J. D., & Bailey, M. T. (2014). Impact of stressor exposure on the interplay between commensal microbiota and host inflammation. Gut Microbes, 5(3), 390-396.
- Igarashi, H., Maeda, S., Ohno, K., Horigome, A., Odamaki, T., & Tsujimoto, H. (2014). Effect of oral administration of metronidazole or prednisolone on fecal microbiota in dogs. PloS one, 9(9), e107909.