Crescere sani e forti: una guida per cuccioli e gattini

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Accogliere un cucciolo o un gattino in famiglia credo possa essere davvero uno dei momenti più emozionanti della vita: la sensazione è quella di una famiglia che cresce, o si rinnova, attraverso la vita di un nuovo Amico, venuto ad accompagnarci per un tratto di strada. Questo mercoledì vediamo assieme una breve guida su come far crescere cuccioli e gattini sani e forti, in modo che la nostra vita assieme sia lunga e piena!



Dopo alcuni mesi di “lavoro forzato”, qualche sera fa mi sono trovata a fare questa considerazione: quanto sarebbe più facile prevenire le patologie piuttosto che curarle! Invece di correr dietro ai cavalli, ormai scappati dalla stalla, quanto sarebbe meglio se noi Medici (Veterinari e non) focalizzassimo i nostri sforzi non tanto sulla malattia, ma sulla salute e su come aiutare i nostri pazienti a rimanere in salute. Si dice che questo fosse in effetti lo sforzo che veniva richiesto ai Medici dell’antica Cina e in effetti credo sarebbe opportuno ritornare (anche) a quelle origini.


Si, si fa presto a dire salute, ma quando comincia il percorso di salute in un essere vivente? Secondo le più attuali conoscenze scientifiche, la salute di ognuno di noi, bipede o quadrupede che sia, comincia in effetti già quando ancora si è nel grembo materno, ma – in attesa di scrivere un articoletto su gravidanza e allattamento, fasi fondamentali della vita non solo della cagna e della gatta, ma anche dei loro piccoli – ho deciso di cominciare questo mercoledì dal momento più bello: l’arrivo in casa di un cucciolo o di un gattino. Vediamo insieme qualche piccola regola che ci aiuterà a vivere bene e a lungo assieme.



CHI & QUANDOPerché è fondamentale un’ADOZIONE CONSAPEVOLE



Accettare che combinino qualche guaio in casa è sicuramente parte del compromesso di avere un cucciolo o un gattino . Attenzione però alle patologie, che fanno male prima a loro che ai vostri oggetti.

Ok, non sono un Medico Veterinario esperto in comportamento (MVC) , ma è importante che io vi ripeta dei punti fondamentali da valutare PRIMA di accogliere in casa un cucciolo o un gattino. Nonostante alcune volte non possiamo essere realmente noi a scegliere, perché sono loro in realtà a scegliere noi, è importante ricordare che:




  • è giusto chiedersi SE adottare un cane o un gatto sia giusto e corretto in questo momento della nostra vita, per noi e per loro. No, un cane non sarà felice “in un grande giardino”. Un cane non ha bisogno di grandi spazi, ha bisogno di noi, della sua famiglia, del suo nucleo. Il gatto già presente in casa sarà felice del nuovo gattino arrivato? Non è scontato! Immaginate voi, se vi portassero a casa uno sconosciuto e vi chiedessero di condividere tutta la vostra vita assieme. Le scelte vanno cioè ben ponderate e, delle volte, la decisione di aspettare può essere il regalo più grande che vi possiate e gli possiate fare.

  • Scegliete la razza adatta a voi e alle vostre esigenze. In questo può essere particolarmente utile il consiglio di un MVC, che possa orientarvi, andando al di là del solo aspetto fisico, ma permettendovi di capire le attitudini dell’Anima-le con cui andrete a convivere. Ho visto cuccioli di Jack Russell Terrier, cani notoriamente con tanta energia e tanto carattere, adottati da coppie anziane “perché è un cane piccolino“, oppure il classico Pastore Tedesco preso da famiglie con bambini piccoli “perché sono i cani più buoni“. Nessun cane è perfetto sempre, la razza non è una certezza, ma solo una predisposizione, ma certo è che, se prima di adottare più persone chiedessero consiglio ad un esperto, si eviterebbero alcune situazioni davvero tragiche con l’andare degli anni. Questo vale soprattutto per i cani, ma anche per i gatti una valutazione dell’ambiente e del nucleo familiare PRIMA di adottare è importante. Insomma, sembrano sciocchezze, ma repetita juvant: affidiamoci ad un professionista prima, per evitare danni poi! ?

  • Diffidate di tutte quelle situazioni in cui i genitori non sono direttamente visibili, soprattutto nel caso di cucciolate trovate su internet. Al di là di cani o gatti di razza con patologie ereditarie, molte volte si vuole nascondere altro (ad esempio un’importazione illegale dall’estero, ormai comunissima).

  • Cuccioli e gattini non dovrebbero mai essere adottati prima del compimento del loro 60esimo giorno di vita. Il periodo post-natale infatti che va dalla nascita a quel fatidico giorno, è fondamentale per lo sviluppo neurologico e cognitivo corretto, sia nel cane che nel gatto. Cuccioli e gattini che hanno avuto modo di interagire con la mamma e i fratelli in un ambiente corretto, saranno infatti compagni di vita più calmi ed equilibrati.

  • Il più possibile e sempre: adottate da canile o gattile! Il nostro paese è purtroppo ancora sommerso nel problema del randagismo. Cucciolate di cani e gatti vengono abbandonati giornalmente. Sono certa che vi basterà andare a dare un occhio sulla bacheca del vostro Vet di fiducia per trovare qualche bel musino, oppure chiedere ad Associazioni, canili o gattili locali. Per i piccini adottati da situazioni difficili, pur rimanendo ferma la regola precedente (quella dell’adozione al 60esimo giorno e non prima), ovviamente usate il buon senso: se la situazione in cui si trovano è pericolosa o potenzialmente dannosa, meglio un’adozione prematura, per poi magari farsi affiancare fin da subito da un MVC.


vaccini  Fare MENO, fare BENE


Quando i cuccioli e i gattini nascono assumono nei primi giorni di vita, tramite il colostro materno, gli anticorpi che servono a proteggerli dalle più comuni malattie. Per questo, in generale, cuccioli e gattini sono protetti per i primi 2 mesi di vita da quella che viene definita “immunità passiva materna”. Non hanno ancora prodotto cioè i loro anticorpi, ma utilizzano quelli provenienti dalla mamma. Quando termina il periodo di protezione, è importante che tutti i cuccioli e gattini siano vaccinati per le principali valenze (definiti vaccini CORE), dato che sono malattia ed esito alcune volte mortale proprio nei più piccoli, o che possono dare strascichi importanti nella vita dell’Anima-le, anche da adulto.


Considerando le principali patologie del cane (cimurro, epatite e parvovirosi) e del gatto (Rinotracheite, Calicivirosi e Panleucopenia) esiste però un periodo – che coincide purtroppo con quello dell’adozione, attorno ai 2 mesi di età – definito periodo finestra. Durante questo periodo, che può variare considerevolmente, il cucciolo o il gattino, non è più protetto dagli anticorpi della mamma, ma se vaccinato non avrà una risposta immunitaria propria adeguata. È questo il motivo per cui i vaccini devono essere richiamati nei cuccioli e nei gattini e non tanto, come si credeva un tempo, per aumentarne l’effetto sul singolo.




Kit per la titolazione degli anticorpi del cane

Lo schema di vaccinazioni proposte dalla WSAVA è più o meno il seguente: a partire dai 2 mesi di età, cuccioli e gattini dovrebbero ricevere una dose di vaccino per le principali valenze CORE ogni 3-4 settimane, fino al compimento del 4°mese. Questo vuol dire che, a seconda dell’età in cui andremo ad adottare, vaccineremo il nostro piccolo, 2 o 3 o persino 4 volte. È troppo? No, se lo prepariamo al meglio. Possiamo fare meno, ad esempio facendo una titolazione anticorpale dopo il primo vaccino? Purtroppo no. Anche se so che alcuni colleghi utilizzano questo metodo, purtroppo la scienza ci sconsiglia di farlo. Abbiamo visto infatti che i cuccioli e gattini ricevono dalla mamma un’immunità passiva, tramite anticorpi nel colostro. Questi anticorpi, per proteggere il nostro piccolo Amico, attraversano la barriera intestinale e vanno nel circolo sanguigno. Se noi andassimo a fare un prelievo quindi ad un cucciolo o un gattino dopo il primo vaccino, non potremo sapere se la nostra titolazione anticorpale ci sta evidenziando anticorpi materni o se invece si tratta di quelli auto-prodotti a seguito dell’intervento vaccinale. Potremo essere cioè, in quel famoso periodo finestra di cui parlavamo prima, quando gli anticorpi materni sono ancora presenti (invalidando il test), ma non più protettivi.



 È possibile fare la prima titolazione anticorpale al compimento del sesto mese del cucciolo, quando cioè siamo certi, secondo i più attuali dati, che tutti gli anticorpi materni sono stati “smaltiti”. Se il nostro test risultasse positivo sarebbe quindi per una immunità attiva prodotta dal  corpo del nostro Amico e, a questo punto, dovremo rivalutare assieme al nostro Vet quando ripetere la titolazione (di solito dopo 3 anni). [Vi ricordo che la titolazione anticorpale ha senso solo per le 3 principali valenze CORE del cane e per solo una valenza nel gattopanleucopenia – motivo per il quale la titolazione anticorpale nel gatto non è ancora diffusa]

Come prepararlo al meglio dicevamo. È stato visto che i vaccini hanno degli effetti sull’apparato gastroenterico. È di riscontro assolutamente comune infatti che cuccioli e gattini, ma anche adulti, dopo la somministrazione di un vaccino, possano avere episodi di diarrea, vomito o abbattimento. Per evitare che questo accada e soprattutto, per evitare più gravi disbiosi, è improtante curare l’alimentazione del nostro Amico fin dal primo giorno e, ovviamente, vaccinarlo solo quando è in piena salute. La cura dell’alimentazione è fondamentale (lo vediamo dopo), se poi avete un Vet Olistico che vi segue sono certa che il collega saprà anche come aiutarli con rimedi omeopatici, omotossicologici o fitoterapici.


Mentre vaccinare BENE cuccioli e gattini è importante per garantirgli una buona salute, lo è altrettanto non iper-vaccinarli in seguito. Le nuove linee guida internazioniali consigliano di NON ripetere i vaccini più di una volta ogni 3 anni e, facendo la titolazione anticorpale, potreste evidenziare, persino, come non ne abbiano bisogno magari per molti anni ancora. I vaccini sono farmaci e come tutti i farmaci hanno una posologia e degli effetti collaterali: non dobbiamo eccedere pensando di fare MEGLIO, perché potremo in effetti portare a dei danni.




Socializzare tramite il gioco con altri cuccioli o cani adulti è fondamentale!

Infine, un ultimo punto riguardo i vaccini, che riguarda lo sviluppo comportamentale ed emozionale dei nostri piccoli Amici. Il periodo di socializzazione di cuccioli e gattini infatti corrisponde in parte con il periodo finestra durante il quale potrebbero non essere adeguatamente protetti da eventuali malattie. Per diversi anni quindi noi Vet abbiamo consigliato di tenere a casa i cuccioli fino al compimento dell’ultima vaccinazione. Secondo le linee guida più recenti però:




Non vi è alcuna ragione medica per ritardare le classi di socializzazione o l’esposizione sociale per gattini e cuccioli fino al compimento del ciclo vaccinale fin tanto ché viene evitata l’esposizione ad animali malati, sono praticate regole base di igiene e le diete sono di alta qualità. I rischi attesi per una mancata esposizione sociale eccedono di gran lunga qualsiasi rischio di malattie. [2015 AAHA Canine and Feline Behavior Management Guidelines].



alimentazione Fate che il cibo sia la loro fonte di SALUTE!


Sembra una banalità, ma lo ripetiamo una volta di più: l’alimentazione è importantissima per costruire, rafforzare a mantere la salute del cucciolo e del gattino, farlo diventare un adulto sano ed equilibrato, e poi un anziano felice e senza dolori. Ciò che dico ai miei clienti è: meglio spendere ora un po’ di più, sia in termini di tempo che di denaro, ma risparmiare molto in futuro.


La prima scelta sarà ovviamente commerciale o fresco. Beh, il commerciale ha nel caso di cuccioli e gattini due soli vantaggi: 1. è (solitamente) bilanciato, evitando errori e squilibri nutrizionali, che possono essere anche molto gravi in fase di crescita 2. è comoda. Tralasciando la comodità, è fondamentale (soprattutto con una dieta casalinga cotta), che sia un Medico Veterinario professionista a formularvela. Gli errori, soprattutto nei primi mesi, possono portare a conseguenze gravi sulla crescita. Ma NON per questo la nostra sola scelta per un cucciolo o un gattino deve essere un alimento commerciale. Una dieta fresca, casalinga o BARF, ben fatta è – a mio parere – fondamentale SOPRATTUTTO durante la crescita. Se scegliamo un’alimentazione commerciale comunque, dobbiamo di certo mettere ancora più attenzione nella scelta della marca (leggi qua come interpretare e leggere un’etichetta di cibo commerciale).


Come mai dico che la dieta fresca sarebbe ancora più importante in questo periodo della loro vita? Non che più avanti si possa dare cibo commerciale “impunemente”, sia ben chiaro. Dobbiamo sempre tenere a mente che il fatto che sia più comodo, non vuol dire che sia la scelta migliore. Anche comprare una pizza surgelata è più comodo del cucinare in casa, ma non credo nessun pediatra consiglierebbe ad un genitore di farlo per tutti i pasti del proprio bambino (né in un adulto, se per questo), per quanto bilanciata fosse.


Mangiare fresco e variato è la base della salute. Oltre ad aiutare un corretto sviluppo del sistema immunitario, il cibo è anche il modo che noi abbiamo per comunicare con la popolazione di batteri, virus, funghi e protozoi che vivono all’interno dell’intestino del nostro cucciolo o gattino e che rappresentano il suo microbiota intestinale. La ricerca scientifica degli ultimissimi anni è assolutamente concorde in questo: microbiota sano, ospite (cane, gatto o uomo che sia) sano – e viceversa. Aiutare il nostro piccolo Amico subito dopo lo svezzamento a digerire cibo via via sempre più complesso, permetterà un corretto sviluppo del microbiota intestinale, diminuendo – a quanto pare – la possibilità di incidenza delle più svariate patologie, dalle patologie croniche intestinali a quelle comportamentali, alle allergie e intolleranze alimentari, fino ad arrivare a malattie autoimmuni o degenerative come il cancro. 


Ultimo ma non ultimo: il cibo non è solo nutrimento. I nostri cuccioli e gattini non sono macchine cui bisogna dare la benzina migliore e stop. Un cucciolo e un gattino sono esseri senzienti, che in questo periodo della loro vita stanno sviluppando, come i bambini, anche i propri sensi. Attraverso l’olfatto e il gusto, dando da mangiare fresco, gli darete modo di sperimentare consistenze, profumi e sapori diversi, permettendogli uno sviluppo cognitivo ed emozionale diverso. Emozionale sì, certo, perché il cibo è anche un’emozione e l’espressione del vostro amore nei loro confronti. Un motivo in più per dar da mangiare sano! ?



medicine Antibiotici e altri farmaci SOLO quando servono


Si, anche questa regola vale tutta la loro vita, ma per cuccioli e gattini ridurre l’apporto farmacologico DAVVERO allo stretto necessario è ancora più importante. Negli anni passati si è purtroppo innescato un meccanismo perverso, fra proprietario e Medico Veterinario. Complice la carenza di tempo, la necessità di voler “risolvere tutto subito, prima di ora”, oltre al fatto forse di tendere a svalutare la prestazione di un professionista che “non prescrive pillole o fa punture“.




Non dobbiamo cadere nella tentazione di “iper-proteggerlo”: i farmaci vanno usati con parsimonia!

Credo sia davvero ora di uscire da questo tipo di mentalità e tornare a valutare un Medico, come facevano nell’antica Cina, per la sua capacità di mantenere la salute. Sempre più spesso assistiamo a fenomeni di farmaco-resistenza, sia da parte di batteri che parassiti. L’antibiotico resistenza viene attualmente considerato uno dei problemi più seri che l’umanità debba affrontare nel brevissimo futuro e la medicina veterinaria non è certo da meno (leggi questo articolo uscito pochi giorni fa su un quotidiano nazionale, oppure questo articolo del mio blog). È possibile, anzi, è probabile, che presto ci troveremo a non avere nuove molecole utilizzabili per i nostri Amici, soprattutto se continuiamo ad usarli in questo modo esagerato.


Sì, ma come può fare una persona che non è un Vet a decidere quando servono e quando no? Non può. Non potete. È giusto che la scelta stia TOTALMENTE al vostro Vet curante, di cui dovete avere fiducia. Quello che voi potete fare però, come compagni di cuccioli e gattini che vogliamo far crescere sani e forti, è chiedere sempre al vostro Vet se è davvero necessario dare quel farmaco. Richiedere sempre un’analisi delle feci PRIMA di somministrare un antiparassitario. Non esagerare nel voler vedere il risultato “prima di subito” né andare in ansia per sciocchezze. Valutate come più professionale un Medico Veterinario che non vi fa uscire ogni volta dalla sua porta con una prescrizione antibiotica. Ripeto: quando serve, serve. Ma, soprattutto nel caso di cuccioli e gattini, dobbiamo tenere sempre a mente che gli antibiotici dovrebbero essere utilizzati con estrema parsimonia e gli antiparassitari usati SOLO in caso di malattia parassitaria accertata.


Se poi aveste modo di scegliere un Vet Olistico, che possa aiutarvi con delle “armi in più”, sarebbe il top ?


 

Fonti: 



  1. Ajslev, T., et al., Childhood overweight after establishment of the gut microbiota: the role of delivery mode, pre-pregnancy weight and early administration of antibiotics. International journal of obesity, 2011. 35(4): p. 522-529.

  2. Mueller, N.T., et al., Prenatal exposure to antibiotics, cesarean section and risk of childhood obesity. International Journal of Obesity, 2014.

  3. Sjögren, Y.M., et al., Altered early infant gut microbiota in children developing allergy up to 5 years of age. Clinical & Experimental Allergy, 2009. 39(4): p. 518-526.

  4. Hammerle, M., et al., 2015 AAHA Canine and Feline Behavior Management Guidelines*. ?? Journal Title??, 2015. 51(4): p. 205-221.

  5. Gourbeyre, P., S. Denery, and M. Bodinier, Probiotics, prebiotics, and synbiotics: impact on the gut immune system and allergic reactions. J Leukoc Biol, 2011. 89.

  6. Suchodolski, J., The importance of the microbiome and metabolome in health and disease of dogs and cats. Acta Veterinaria Scandinavica, 2015. 57(Suppl 1): p. K6.