Competenze: una piccola chiacchierata nel merito

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Competenze queste sconosciute. Naturopati, erboristi, educatori, addestratori, canari, chi più ne ha più ne metta. No, davvero, sembrano sciocchezze, ma la salute dei vostri Amici cane e gatto risente giornalmente di quelle che sono, all’atto pratico, competenze non correttamente attribuite. Vediamo come e perchè in questo articolo a quattro mani, scritto da me (verde) e dalla Dr.ssa Marta Pattaro, Medico Veterinario Comportamentalista (blu).



Sono ormai 7 anni che la FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinaria Italiani) ha ritenuto necessario emanare delle Linee Guida che qualificassero la figura del Veterinario Esperto in Medicina Comportamentale del Cane e del Gatto e del Veterinario Esperto in Medicine Non Convenzionali. Sono queste le uniche due figure per le quali si è reso necessario questo provvedimento, perché?


Credo che la risposta sia semplice: Psicologi del cane e del gatto, Educatori, Istruttori ed Addestratori cinofili, Comportamentalisti ed Esperti in comportamento. E ancora Naturopati, Erboristi, Biologi, Tecnologi del Benessere Animale. Molte sono le figure a cui ci si può rivolgere, ma non è semplice definire le competenze di ciascuna.


Non abbiamo assolutamente intenzione di tediarvi, ma crediamo sia importante comprendere COME MAI esistono diverse competenze COSA viene richiesto ai professionisti e PERCHÉ questo è utile a tutelare i vostri Amici cane e gatto. Sì, ok dice, ma.. perché?? Perché sapere dove può arrivare ciascuna figura e quali sono le competenze invece di specialisti può aiutarvi nel solito mare magnum di Google e nell’individuare quelle che sono persone dubbie. La scelta sta poi, come sempre, a voi.


Parola chiave, come in tutti gli ambiti: approccio e visione sitemica della Salute e .. collaborazione fra le diverse figure professionali.



La formazione: chi sono il MVC e l’Omeopata?


Il Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale (riassunto dalla sigla MVC) riconosciuto dalla FNOVI è innanzitutto un Veterinario, quindi una figura con formazione medica, che si sia poi specializzata con corsi post universitari riconosciuti, e che abbia nel frattempo acquisito esperienza sul campo in ambito clinica per almeno 3 anni. Questo perché è indispensabile saper leggere comportamento e salute come un continuum, il soggetto come una identità composta sia dal corpo che dalla mente, dove difficoltà di salute influiscono sul comportamento e viceversa fragilità emozionali possono causare problematiche fisiche. Inoltre, secondo le Linee Guida FNOVI (rev. Gennaio 2011)




“I veterinari esperti in comportamento animale oltre ad effettuare attività di docenza nei “corsi base” per i proprietari di cani saranno il riferimento per effettuare le valutazioni comportamentale dei cani “impegnativi” per la loro corretta gestione ai fini della tutela dell’incolumità pubblica, nonché al fine di effettuare eventuali interventi terapeutici comportamentali.”



Comportamentista o Comportamentalista sono definizioni che semplicemente rispecchiano la storia di questa branca specialistica, che ha al suo interno scuole di pensiero con alcune differenze metodologiche, ma che in tutti i casi partono da assunti comuni di rispetto del pet come essere senziente, in grado di provare emozioni, e che necessita di uno scambio comunicativo adeguato al suo lessico.


In modo molto simile (e in effetti la FNOVI ha riassunto all’interno del medesimo regolamento le linee guida per entrambe le figure professionali), in Italia vengono riconosciute come ATTO MEDICO e quindi esclusiva competenza del Medico Veterinario 5 discipline: Omeopatia, Omotossicologia, Fitoterapia, Medicina Tradizionale Cinese e Agopuntura (altre info qui). Un Medico Veterinario, per potersi autodefinire “Omeopata” o “Agopuntore” o “Omotossicologo” deve aver fatto un percorso molto simile a quello del MVC: laurea in Medicina Veterinaria + 3 anni di formazione post-laurea presso una scuola ad indirizzo specifico per una delle discipline. 


Consiglio? Fate quindi attenzione a tutte quelle definizioni dubbie, anche di colleghi, che magari scrivono “Medicina Naturale” o “Medico Olistico”. Nulla di male nel definirsi in qualsivoglia maniera, ma la domanda è: se non scrivi a chiare lettere “Omeopata” (es esempio), molto probabilmente è perché non sei autorizzato a farlo. Che curriculum avrà allora? Dove ha studiato? Si è formato in modo approfondito? Domande serie che meritano una risposta seria. 



Il fatto che loro non possa esprimere a parole i loro disagi fisici o emozionali non solo non ci dà il diritto di ignorarli, ma anzi, deve spingerci ad affidarli solo a professionisti altamente formati nella conoscenza dei loro bisogni!

 

Come lavora un MVC?


La chiave fondamentale del lavoro è l’equipe: un gruppo di lavoro che grazie al confronto e alla collaborazione vuole realizzare al meglio gli obiettivi previsti.


La Consulenza Comportamentale è il primo momento di confronto tra Proprietario e Veterinario Comportamentalista, e può avvenire per diretta richiesta del Proprietario, su referenza di un Veterinario, di un Educatore – Istruttore Cinofilo o in seguito ad Ordinanza del Sindaco nel caso di cani impegnativi.


Solitamente al momento del contatto telefonico viene brevemente indagato il motivo della visita, per definirne al meglio le modalità di svolgimento. La visita comportamentale potrà svolgersi a domicilio, presso un centro cinofilo, in ambulatorio – clinica veterinaria o presso il canile/gattile in cui è presente il cane – gatto. Mediamente ha una durata di 1h e30 min a cui segue un referto scritto, in cui viene emessa la Diagnosi, con le possibili Diagnosi Differenziali (qualora ve ne siano), e le indagini diagnostiche eventualmente necessarie a supportarle e ad emettere una diagnosi definitiva, viene proposta la Terapia (con supporto farmacologico o meno), viene redatto il percorso comportamentale educativo / rieducativo / riabilitativo da svolgersi con il supporto del Medico Veterinario Comportamentalista  e dell’ Istruttore Cinofilo Riabilitatore qualora si tratti di un cane, e vengono fissate le visite di controllo successive.



MA FORSE NON TUTTI SANNO CHE…


Il MVC non è una figura alternativa all’Istruttore cinofilo, bensì le due figure professionali sono due elementi che collaborano, dialogano e rimodellano grazie a questo il percorso educativo-rieducativo appropriato a quel gruppo sociale formato da pet e proprieterio/famiglia.


Il MVC non cura il cane/gatto, bensì, in collaborazione con educatori/istruttori cinofili e con altri Medici Veterinari (generalisti e specialisti) si prende cura della relazione che in quel momento è in difficoltà, andando a verificare se alla base di un comportamento alterato ci siano delle patologie della salute che possono esserne la causa o motivo di aggravamento


Il MVC perciò non interviene solamente quando ci siano “comportamenti gravemente alterati” ma anche quando sia necessario valutare delle diagnosi differenziali, o quando sia importante una attività di prevenzione o diagnosi precoce. Inoltre L’evoluzione dei comportamenti variabile e a qualsiasi età si può intervenire per comprendere cosa sta succedendo e attivare un percorso rieducativo


Infine, il MVC non è “quello che somministra psicofarmaci ai nostri animali per sedarli”…ma è l’unico che, qualora ce ne fosse bisogno, ha le competenze adatte per scegliere di prescriverli come stampella terapeutica a cui appoggiarsi durante un imprescindibile percorso rieducativo.


E quindi lo psicologo, l’addestratore, l’istruttore e tutte le altre varie definizioni presenti nel web? purtroppo non è ancora presente una normativa che identifichi queste figure. Alcune società da tempo hanno adottato delle definizioni e dei regolamenti interni, che confermano la sentita esigenza di fare chiarezza, ma che purtroppo ad oggi non consentono ancora ad un proprietario di essere sicuro della professionalità della persona a cui chiede di essere guidato.



E per quanto riguarda le Medicine Veterinarie Non Convenzionali? 



L’omeopatia in Italia è un atto di esclusiva competenza medica

Discorso non facile, ma riassumibile a questo modo: solo il Medico Veterinario può impostare e seguire la terapia di un animale malato. Punto. Nessuna discussione in merito. Sono perfettamente cosciente che per troppo tempo abbiamo lasciato (come categoria) una fetta di mercato scoperto. La richiesta di Medicina non convenzionale applicata a cani e gatti era alta e per troppo tempo i nostri Ordini professionali hanno semplicemente ingorato la cosa. Ma.. adesso ci siamo! ? Stiamo popolando il territorio nazionale e il nostro obiettivo è farci trovare. 




Non è che il Medico Veterinario sia sempre “buono” e tutti gli altri “son cattivi”. Abbiamo visto errori fatti in buona fede da bravi Vet, ma anche molte disattenzioni, alcune volte veri e propri atti dolosi. Allo stesso modo, tengo in altissima considerazione alcuni naturopati o erboristi che conosco, di cui apprezzo infinitamente le conoscenze e da cui non smetto mai di imparare. Non si tratta di una lotta fra categorie, ma di definire le giuste competenze dei singoli per prevenire danni ai nostri Amici. Parola chiave, nel caso in cui il vostro Vet non sappia/possa occuparsi di alcuni aspetti è e deve essere cooperazione con altra figura professionale o collega!



Un Naturopata può ad esempio impostare percorsi preventivi per mantenere la salute del vostro Amico, se adeguatamente formato, ma non può prescrivere farmaci o cure durante una patologia. Vi assicuro che mi capitano troppo spesso casi di cani e gatti cui il naturopata ha prescritto un rimedio omeopatico (..e dove avrebbe studiato omeopatia dato che le scuole sono riservate a Medici e Vets?), un fitoterapico (e l’interazione con i farmaci dove la mettiamo? E le caratteristiche di specie? quella pianta potrebbe essere tossica nel gatto e non nell’uomo), persino antibiotici e cortisone a volte! 



Come districarsi nel dubbio? 


Avete cominciato un percorso riabilitativo comportamentale, ma non avete ben capito se la persona che vi segue è un Vet o no. Volete sapere quale sia la formazione dell’Agopuntore che segue il vostro Amico. Se avete dubbi circa professionalità e formazione del Medico Veterinario che si occupa della salute del vostri Amici, vi possiamo consigliare questi semplici passi: 




  1. Controllate sul sito FNOVI se il collega è iscritto a uno degli Ordini dei Medici Veterinari italiani (sembra una cavolata, ma vi assicuro che si scoprono fatti assurdi..!) – QUI potete trovare l’elenco di tutti gli iscritti a livello nazionale, mentre QUI quello specifico per i MVC

  2. Per le Medicine Non Convenzionali purtroppo non abbiamo ancora un elenco nazionale della FNOVI, per cui conviene ricercarli all’interno di associazioni SERIE del settore. Ad esempio per l’Omeopatia esistono gli elenchi FIAMO o ad esempio associazioni come Armonie Animali. Cercate in ogni caso un’Associazione che vi garantisca un controllo sul livello di preparazione degli iscritti e la corrispondenza alle linee guide FNOVI. 

  3. Controllate se è disponibile on-line il curriculum dettagliato (garanzia di trasparenza!)

  4. Ricordate che una buona formazione non è garanzia di competenza, ma è sicuramente un buon inizio! 

  5. Non vi accontentate: cercate il Medico Veterinario giusto! Delle volte non è facile, ma è fondamentale farsi seguire da qualcuno di cui possiate avere completa fiducia!


Se avete incontrato un “Omeopata cialtrone” o se leggete online che “tutti i Medici Vet Comportamentalisti sparano psicofarmaci” non generalizzate! ? Esistono Omeopati seri e esistono MVC che usano gli psicofarmaci come qualsiasi farmaco va utilizzato: il meno possibile e soppesando sempre rischi/benefici.

E le diete? E i “Nutrizionisti”?


Annoso problema. Chi può formulare diete per cani e gatti in Italia? Praticamente chiunque. Formulano diete biologi, tecnologi alimentari (e fin qui potrebbe anche andare), ma anche educatori cinofili, canari, amici al parco, negozianti.. chiunque! Purtroppo non esiste legislazione specifica in merito e sta al singolo proprietario essere abbastanza puntiglioso e attento nella ricerca della figura di riferimento per quanto riguarda l’alimentazione del proprio gatto o cane. Attenzione però, perché il fatto che non ci siano regole e paletti, non vuol dire che chiunque sappia farlo! La mia domanda generale è sempre la stessa: dove ha studiato per fare quel che fa? Esempio: sono molto contenta che ci siano biologi che si occupano di formulare diete, ma .. si sono presi la briga di studiare alimentazione del cane e del gatto PRIMA di farlo? I fabbisogni sono ben diversi! 

Una dieta a base di cereali, carne e verdure, per quanto possiate variare, NON è una dieta completa per un cane o un gatto!

Anche per quanto riguarda le definizioni la legge non aiuta: se io, Medico Veterinario, ho un Ordine che mi controlla e NON posso autodefinirmi nutrizionista (perchè tale titolo non è stato normato ed è quindi fuorilegge, per me che devo obbedire a delle regole professionali restrittive), qualsiasi persona che si svegli al mattino si può definire “Nutrizionista per cani e gatti”, senza che probabilmente nessuno mai vada a controllare questo cosa vuol dire. Insomma, .. bel casino eh? ? 

Come regola generale comunque diffidate sempre di chi si prende in carico la gestione nutrizionale di un animale malato senza essere un Medico Veterinario e senza collaborare con un collega. L’alimentazione può essere una parte integrante delle terapia, deve essere accordata a volte in base alla terapia e la cura di un animale malato è un ATTO MEDICO, di cui un Vet si assume la responsabilità. E no, nessun “biologo” può chiedervi di mostrargli le analisi del sangue del vostro cane o gatto per una valutazione. Internet pullula di figure dubbie: occhi aperti! 

 

Linee guida FNOVI 2009 (modifica del 2011): scaricale qui 


Dr.ssa Marta Pattaro, Medico Veterinario Comportamentalista – www.martapattaro.it


Dr.ssa Maria Mayer, Medico Veterinario Omeopata, consulta il mio CV qui