Quando diventa anziano..come possiamo aiutare il nostro cane o gatto?

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Anche se a volte un po’ triste, l’invecchiamento è un processo naturale. Diventando anziano il nostro Amico cane o gatto va incontro ad una serie di modifiche che riguardano sia il corpo, alcuni organi in particolare, sia la mente e le loro emozioni.. un po’ come noi insomma! ? Vediamo assieme quali sono i principali cambiamenti e come possiamo aiutarli.



In Europa, grazie anche ai progressi della medicina veterinaria, l’aspettativa di vita di cani e gatti è in costante aumento. Invecchiando il nostro Amico andrà incontro a tanti cambiamenti, sia fisici che mentali: come nostri compagni di vita si meritano di essere accompagnati al meglio in questo processo, ricambiando tutto l’amore e la dedizione che loro ci hanno sempre dimostrato.

 

Fasi della vita: le manifestazioni di invecchiamento


Come per noi, anche per cane e gatto l’invecchiamento è un processo naturale, la cui velocità dipende da diversi fattori fra cui certamente :

  • Genetica

  • Taglia – questo soprattutto per quanto riguarda i cani, che come sappiamo invecchiano prima se sono di taglia grande

  • Alimentazione

  • Fattori stressanti ambientali


Con il tempo assistiamo fra l’altro a una diminuzione della loro massa magra, spesso associata ad un aumento della massa grassa, i fabbisogni nutrizionali cambiano in relazione a cambi del loro metabolismo. Inoltre anche le loro funzioni organiche e il loro sistema immunitario risentono dell’età.

Fra i cambiamenti più evidenti che un proprietario può notare nel suo cane o gatto dovuti all’età, vi sono ad esempio l’incanutimento dei peli della testa (cioè diventano bianchi), le variazioni di peso, la diminuzione di attività e una diminuzione di vista, olfatto o udito. Quest’ultima situazione in particolare spesso compromette seriamente la capacità di adattamento a situazioni o cambiamenti, provocando nel nostro Amico uno stato di stress.

 

Ma a che età possiamo definire anziano il nostro Amico?



Le diverse tappe di vita di un cane in base alla taglia

Anche se i cambiamenti che abbiamo elencato sono graduali, per convenzione la vita dei nostri cani e gatti viene suddivisa in diverse tappe, ai quali corrispondono diverse necessità. La classificazione attuale prevede di cominciare a considerare anziano (senior) quando raggiunge l’ultimo quarto della sua speranza di vita. Questo significa ad esempio che un gatto, che possiamo considerare mediamente vive 14 anni, andrà considerato senior a partire dagli 10-11 anni di età circa, un cane di taglia piccola-media attorno ai 9 anni, mentre un cane di razza grande o gigante potrebbe aver bisogno di alcuni accorgimenti già a partire dai 6-7 anni.

L’età chiamata geriatrica è quella invece che raggiungono i nostri amici più fortunati, quella che va oltre la loro normale aspettativa di vita. Per l’età geriatrica varranno gli stessi accorgimenti di cui parleremo per il cane e gatto anziani, anche se potrebbe essere necessario qualche aiuto ulteriore.

 

Alimentazione del cane e gatto anziano


Una buona e sana alimentazione è sempre importante per mantenere in salute cane e gatto. Questo è però ancor più vero nel caso di animali anziani, dove l’alimentazione gioca un vero e proprio ruolo di medicina preventiva, volta a evitare e appunto prevenire le più comuni patologie e a rallentare l’invecchiamento.

Le tappe della vita del gatto

Per sapere quale è l’alimentazione migliore da scegliere per il nostro amico vi rimando qui. In linea generale quello che dovremo valutare è prima di tutto il suo stato fisico. Abbiamo detto infatti che con l’età i nostri Amici tendono ad accumulare qualche kg di troppo e al contempo possono perdere la loro massa magra.

Al contrario di quello che comunemente si pensa, l’apporto proteico NON va diminuito in un cane o gatto anziano, a meno che non sia presente una patologia renale cronica, che necessiterà di una valutazione medico veterinaria accurata. Le proteine della dieta infatti servono al nostro Amico anziano per contrastare la perdita di massa magra e per sostenere il sistema immunitario che perde di efficienza durante l’ultima fase della loro vita. Il consiglio è quindi di somministrare con la dieta proteine di ottima qualità (= di origine animale, quelle più facilmente utilizzabili dall’organismo di un carnivoro) in quantità non inferiori o addirittura leggermente superiori a quelle previste per il mantenimento di un animale adulto.

Anche se i grassi, specialmente di origine animale, sono un fattore importante per aumentare l’appetibilità della ciotola che prepariamo a un cane e gatto anziano, dobbiamo ricordarci che questi apportano un altissimo numero di kcal per grammo. Nonostante questo i grassi sono, nella maggior parte dei casi, un’ottima fonte di energia per i nostri Amici, specialmente i così detti MCT (Medium Chain Triglycerides – Trigliceridi a Media Catena) contenuti nell’olio di cocco. Gli MCT hanno dimostrato di avere molte interessanti proprietà, sia per mantenere un intestino sano, che come supporto a livello cerebrale. Uniche limitazioni ai grassi per i nostri Amici anziani sono quindi le kcalorie totali (non esageriamo! ricordate che il loro metabolismo è rallentato) e alcune patologie come ad esempio la pancreatite, evenienza purtroppo abbastanza comune nel cane anziano.

La dieta del nostro Amico dovrà contenere inoltre un adeguato apporto di fibre alimentari, essenziali per mantere un transito intestinale regolare e per supportare la normale flora microbica presente nel tratto loro gastroenterico. Nel caso il nostro Amico non gradisca molto le verdure (ad esempio quasi tutti i gatti), potremo utilizzare della crusca di frumento o dello psillio (macinato di cuticole senza aromi aggiunti). Quale soluzione scegliere sarà compito del Vet che vi segue in questo percorso ?

Fra i minerali da integrare, oltre al classico calcio che serve ad un animale carnivoro e che specialmente nelle diete casalinghe non è apportato nelle giuste quantità, dobbiamo certamente ricordare zinco e selenio, di cui parleremo come antiossidanti.

Combattere l’infiammazione


È stato dimostrato che uno stato infiammatorio di bassa intensità, ma cronico può avere un effetto deleterio sull’organismo, velocizzando il processo di invecchiamento. Contrastare l’infiammazione cronica, anche in animali apparentemente sani, è quindi un punto essenziale per aiutare un cane o gatto anziano.

Una delle condizioni più comuni che predispongono all’infiammazione cronica è certamente l’obesità. La sterilizzazione, la diminuzione dell’attività fisica associata ad una generale diminuzione del metabolismo possono infatti far aumentare di peso il nostro cane o gatto quando giunge in età avanzata. Questo stato di sovrappeso è accompagnato da una infiammazione sistemica a bassa intensità. Primo passo sarà quindi riportare il nostro Amico al peso forma oppure, meglio ancora, prevenire questa condizione! Pesarli un paio di volte l’anno ci aiuterà a non farci ingannare dal nostro Amore per loro, che ci porta di sicuro a vederli sempre perfetti e in piena forma! ?

Perle di acidi grassi Omega-3

L’integrazione di acidi grassi essenziali Omega-3 è il passo successivo. Sia nell’uomo che negli animali infatti gli acidi grassi della famiglia Omega-3 hanno dimostrato un elevato potenziale di riduzione dell’infiammazione. In particolare, quelli che più ci interessano all’interno di questa famiglia sono EPA e DHA, derivati dal pesce e dal krill. EPA e DHA non devono mai mancare nella dieta del nostro Amico, i miei pazienti lo sanno dato che li prescrivo quasi sempre, ma nel caso di un animale anziano sono davvero immancabili aiuti per la prevenzione di svariate patologie, fra cui anche l’insufficienza renale cronica, principale causa di mortalità per malattia nel gatto.

Per combattere infiammazione possiamo utilizzare anche alcune piante. Una delle più interessanti è senza dubbio la Curcuma (di cui abbiamo parlato estensivamente qui). Altre piante molto interessanti sono la Boswellia serrata, specialmente in caso siano presenti patologie infiammatorie articolari, e l’Aloe vera, pianta ricca di enzimi e micronutrienti particolarmente benefici e dalle notorie attività antinfiammatorie.

 

Aiutarli con molecole antiossidanti


Ogni cellula è sede di meccanismi ossidativi intensi, che le servono ogni giorno per produrre energia e per questo il corpo necessità di molecole ad attività antiossidante che possano neutralizzare le molecole ossidanti prodotte. Tutto è questione di equilibrio fra molecole ossidanti e anti-ossidanti e il processo di invecchiamento è velocizzato proprio dall’ossidazione cellulare.

Lo stress ossidativo inoltre sembra essere correlato anche all’invecchiamento cerebrale e in effetti una loro integrazione aiuterà i nostri Amici anche a contrastare la normale perdita di funzioni cognitive dovute all’età.

Per questo può essere molto utile integrare la dieta del nostro amico con zinco e selenio, minerali che intervengono attivando gli enzimi antiossidanti (SOD e Glutatione perossidasi). Anche la vitamina E è molto importante per prevenire l’ossidazione dei grassi di cui ad esempio sono formate le membrane cellulari e persino la vitamina C, pur non essendo essenziale per i nostri animali, viene prodotta in quantità minime (essenziali appunto), tanto che una sua integrazione può essere un valido supporto in più per un cane o gatto anziano.

Le bellissime foglie del Ginko biloba in autunno

Alcune piante utili a contrastare l’effetto delle molecole ossidanti a livello cerebrale potrebbero essere l’Angelica sinensis, molto conosciuta ed utilizzata in Medicina Tradizionale Cinese come pianta tonica, utile per contrastare anche la generale debilitazione di un animale anziano. Un’altra pianta dotata di potente attività antiossidante e che può migliorare la circolazione cerebrale del nostro Amico è il Ginko biloba, che ha dimostrato fra l’altro di migliorare la memoria a breve termine nel cane anziano.

 

Mantenere un sistema digestivo attivo e sano


 

Come abbiamo visto qui, il tratto gastroenterico dei nostri Amici è una delle più importanti barriere di difesa del loro organismo, a perenne contatto con l’esterno (= contenuto del tratto digerente). Il sistema immunitario mucosale e il microbioma associato, dalla bocca fino all’intestino, infatti partecipano e interagiscono permettendo al nostro Amico di rimanere sano negli anni. L’assunzione di antibiotici, le allergie alimentari o alcune malattie infiammatorie croniche, oltre ad una dieta industriale priva di variabilità, possono ridurre o selezionare eccessivamente la flora microbica intestinale del nostro cane e gatto, con ripercussioni difficilmente prevedibili sulla salute dell’intero organismo.

Alcuni nutrienti, come le fibre solubili o altri prebiotici, pur non avendo un reale ruolo nutrizionale in animali sostanzialmente carnivori come i nostri cani e gatti, hanno l’innegabile e importantissimo compito di aiutare i “batteri buoni”, beneficiando così sia la funzionalità digestiva generale che il benessere generale dell’organismo. I probiotici sono microrganismi vivi che, quando aggiunti alla dieta in quantità adeguate, possono produrre effetti benefici sulla salute dell’ospite. La scelta dei ceppi batterici adatti alla situazione del vostro Amico dipenderà dal vostro Vet, che valuterà, fra l’altro, la reale efficacia del prodotto basandosi su studi scientifici e sulla sua esperienza. Senza dubbio la ricerca in medicina umana lascia intravedere alcuni importanti sviluppi per l’uso di probiotici, con applicazioni pratiche nel trattamento di alcune patologie davvero interessanti!

Sostenere il sistema immunitario dell’organismo


Come abbiamo appena visto, il primo passo fondamentale per mantenere in salute il sistema immunitario un animale anziano, è prendersi cura del suo microbioma intestinale, attraverso un’alimentazione sana e fresca, con aggiunta di prebiotici e probiotici.

Pianta e radice di Eleuterococco

Con il tempo, il sistema immunitario dei nostri Amici va incontro ad un processo definito senescenza del sistema immunitario, caratterizzato da una disfunzione del sistema immunitario, ancora poco caratterizzata nel cane e quasi sconosciuta nel gatto.  Anche se ancora rimangono molte zone d’ombra è comunemente accettato che una stimolazione del sistema immunitario cellulare, quello preposto fra l’altro al controllo delle cellule tumorali, nonché fondamentale nella difesa di alcune malattie croniche come la Leishamniosi, può essere considerato un valido supporto per un cane o gatto anziano. Per questo, una pianta particolarmente utile può essere l’Eleuterococco (E. senticosus) noto anche come Ginseng siberiano. Questa pianta infatti, oltre ad aiutare il sistema nervoso del nostro Amico, produrrà anche un aumento delle cellulle T del sistema immunitario, quelle necessarie per accompagnare al meglio il nostro anzianotto.

 

Un altro punto fondamentale su cui soffermarci e di cui discutere con il notro Vet riguarda l’opportunità o meno di proseguire le profilassi vaccinali “alla cieca”. Come abbiamo visto qui infatti, perché si instauri una buona risposta anticorpale, il sistema immunitario del nostro Amico deve essere libero da ogni stress o malattie intercorrente. Inoltre, proprie a causa del fenomeno della senescenza immunitaria e considerando i possibili effetti avversi (vedi e leggi questo libro!) vaccinare cani e gatti anziani dovrebbe seguire una accurata ponderazione costi/benefici che vi consiglio di fare assieme al vostro Vet. Ovviamente la soluzione migliore rimane quella della titolazione anticorpale – un semplice test effettuabile anche in ambulatorio atto a verificare la copertura immunitaria eventualmente già presente nell’organismo del vostro cane o gatto. Ne parleremo più avanti non temete ?

 

Fonti:

1.Yaguiyan-Colliard L., La dietetica legata all’invecchiamento, Speciale Alimentazione, SUMMA Animali da Compagnia n°1 gen/feb 2016, pg 23-29.

2. Wynn SG, Fougère BJ: Veterinary herbal medicine: A systems-based approach. Saint Louis, Mosby, 2007.