Salute e malattia: una riflessione (anche) per cane e gatto

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Per cominciare questo nuovo anno vorrei condividere con voi una riflessione: cosa significa “salute”? Quali sono gli obiettivi che ci poniamo per il nostro cane o il nostro gatto? sembra una domanda banale, eppure credo che una delle “malattie” del mondo moderno sia esattamente uno stravolgimento di alcuni concetti come salute e benessere, tanto intuitivamente semplici quanto stravolti. Un breve post di riflessione per cominciare un nuovo anno assieme.. all’insegna della SALUTE.



Stasera parliamo di un argomento che spero di rendere più pratico che filosofico. Perché davvero molta parte della nostra vita ruota ormai attorno a questi concetti, sia che parliamo di salute del cane e del gatto, che di quella umana, di benessere animale o di salute ambientale. Questi concetti, intuitivamente semplici, vengono quotidianamente stravolti, rendendoci spesso poi incapaci di distinguere “il sotto dal sopra” nelle scelte di ogni giorno.



Cosa si intende per SALUTE?


Spesso, a causa di una forma di pensare diffusa, siamo predisposti a vedere la malattia come “un pezzo che si è rotto” e la salute, conseguentemente, come l’insieme dei pezzi che invece svolgono correttamente le loro funzioni. Questo avviene sia in medicina umana che veterinaria: “il cane ha il raffreddore” –> “dottoressa voglio qualcosa per far passare il raffreddore al cane”, piuttosto che “mi sento stanco/a” –> “voglio qualcosa che mi tiri su”. Questo concetto di “pezzi”, da stringere, allargare, regolare proviene da una concezione meccanicista, nata 400 anni fa con Cartesio, quando il filosofo staccò “corpo” e “mente” in due entità distinte. In realtà la definizione di salute è uno di quei punti in cui la medicina omeopatica si avvicina maggiormente alla medicina ufficiale o, almeno, alla definizione di salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che recita:



La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o di infermità. 

È bello, almeno per me, constatare come una buona medicina ufficiale sia molto più vicina alla medicina omeopatica di quanto si pensi. Anche per un Medico Omeopata (Veterinario o non), ristabilire la salute non è solamente aggiustare quel pezzo o quell’altro, ma piuttosto rimettere l’intero organismo in condizione di benessere. Per questo dei propri pazienti vuole sapere tutto: come stanno fisicamente, mentalmente, emozionalmente. Per questo noi Omeopati non possiamo rispondere alla domanda “cosa si può dare di omeopatico per il raffreddore?”: quel naso che cola non è solo un rubinetto da stringere, ma è l’espressione di un organismo intero, che ci sta comunicando qualcosa attraverso quel sintomo. Stringere quel rubinetto equivale a riportare l’Anima-le in salute? vi assicuro che la maggior parte delle volte la risposta è no. Andiamo sul pratico e continuiamo questo ragionamento.



SALUTE e cause di MALATTIA


Uno degli scopi principali del Medico, anche secondo Hahnemann, è quello di allontanare dal proprio paziente le cause di malattia. Cosa sono le cause di malattia? Sono tutti quei fattori che possono influire negativamente sulla salute dell’organismo. Da un punto di vista medico veterinario, eliminare le cause di malattia, per me, vuol dire che io mi devo prendere cura del fatto che i vostri cani e gatti mangino bene, prima di tutto, curando che la loro alimentazione sia fatta di alimenti freschi e il più possibile sani e variati.  Eliminare le cause di malattia vuol dire però anche evitare vaccinazioni inutili (informati qui sulle nuove linee guida per la vaccinazione di cane e gatto), diminuire il più possibile il carico di farmaci allopatici, così come darvi consigli su etogramma e comportamento del vostro Amico, utilizzare delle Essenze Floreali che aiutino a canalizzare le loro Emozioni verso stati positivi.



La vera Salute è un insieme di moltissimi fattori, nessuno meno importante degli altri. Non vi fermate a cambiare alimentazione per il vostro cane o gatto: è un passo enorme e fondamentale, ma è solo l’inizio. È importante informarsi, trovare il collega giusto che vi possa seguire, in quello che è un vero e proprio percorso, in cui, spesso, cambiamo anche noi con loro.

Vorrei farvi notare che le cause di malattia non debbono essere fisiche necessariamente, ma possono essere anche “mentali” o “emozionali“. So che la cultura meccanicista di cui è intrisa grande parte della scienza ci mette dei freni mentali nel riconoscere questa semplice verità, ma vi assicuro che – anche senza che la scienza si metta a scomodare “lo stress” – intuitivamente ciascuno di noi sa come una situazione emotivamente pesante possa, nel breve o lungo periodo, portare a malattia.




Due gatti in casa possono diventare amorevoli amici.. oppure dare vita a un vero e proprio mobbing.

Immaginatevi di lavorare in un posto dove siete sottoposti a mobbing. Ecco, immaginate di viverci anche in questo luogo. I vostri compagni non vi attaccano direttamente, ma vi sottopongono ad una continua tortura mentale. Questa è la situazione a cui spesso molti gatti, conviventi con altri gatti, sono sottoposti. “I gatti sono maestri del mobbing” dice la mia amica e collega Annarita Ventura, medico veterinario comportamentalista (MVC). Ora immaginate di portarmi il vostro gatto a visita per diarrea. Che medico sarei io se non vi consigliassi un collega MVC che possa aiutarvi a risolvere la soluzione a casa e vi prescrivessi solo un antibiotico? ?



A volte noi, come loro, siamo sottoposti a situazioni emozionali tossiche. Tossiche più di una droga o di un farmaco e che possono influire negativamente sulla salute in modo anche maggiore

Vi sembra complicato? ? Beh, lo è! Per voi e.. per noi. Noi medici veterinari che ci sforziamo di avere una visione olistica, sistemica, o come preferite chiamarla voi, a prescindere che ci occupiamo o meno di Medicine Alternative.


Allontanare le cause di malattia è quindi uno dei compiti del medico e una delle più grandi sfide per il paziente.



Ospiti “indisedirati”, SALUTE e MALATTIA


Una riflessione a parte la meritano batteri, virus e parassiti. Nella concezione di salute e malattia questi esserini diventano spesso il nostro incubo. Siamo terrorizzati del fatto che i batteri siano ovunque. Veniamo incoraggiati ad usare prodotti che “eliminano il 99% dei batteri“. Ogni 4 o massimo 6 mesi facciamo un trattamento antielmintico per il nostro cane o gatto. Vacciniamo tutti gli anni per paura dei virus.


Andiamo per ordine.


Riguardo le vaccinazioni lo abbiamo già visto: gli studi scientifici internazionali dimostrano come le vaccinazioni annuali siano inutili per le principali malattie virali del cane e (in parte) del gatto (leggi l’articolo qui). Spesso siamo portati a pensare però che “ok, magari non serve, ma se lo faccio annualmente sono più tutelato“. La risposta è no, ripetere annualmente vaccini non necessari non offre migliori garanzie di salute, ma anzi, semmai predispone all’insorgenza di effetti collaterali anche gravi, che vanno ben al di là di un ponfo nel punto di inoculo o di un temporaneo abbattimento.  Ad esempio, l’anemia emolitca immunomediatae la malattia renale cronica del gatto (leggi qui) sono state messe in correlazione con i vaccini. Quindi, per tornare al discorso di cui sopra, allontanare le cause di malattia vuol dire anche evitare le vaccinazioni inutili.




Una copertina di Science – importantissima rivista scientifica – centrata sul microbiota

Riguardo ai batteri, vi invito a leggere ed assimilare il post che scrissi mesi fa riguardo al microbiota. Questa spendida comunità di cellule, che supera il numero di cellule del corpo “ospite”, ha un’importanza fondamentale, secondo i più recenti studi, sia nel causare malattie che nella salutogenesi. Come possiamo pensare di sterminare il 99% dei batteri presenti sulle nostro o loro superfici corporee e.. passarla liscia? ? La convivenza con queste meraviglie non è solo necessaria, ma è senza dubbio una delle chiavi della salute. E, a mio parere, ne vedremo delle belle nella ricerca scientifica dei prossimi anni: siamo solo agli albori della comprensione di questo complicatissimo sistema vivente.


Infine i parassiti. I tanto temuti parassiti intestinali. Primo passo, ovviamente, è effettuare un esame coprologico per decidere se trattare o meno il nostro Amico cane o gatto e con quale molecola. Sorvoliamo quindi sui trattamenti “alla cieca“, quelli ogni 4-6 mesi. Concentriamoci invece su una semplice domanda: la presenza del parassita nelle feci del nostro Amico è sinonimo di malattia? Vi assicuro che la risposta è “non sempre“. Alcuni parassiti sono presenti in modo ubiquitario nell’ambiente, altri sono presenti nell’intestino ma non stanno causando nessun tipo di danno. Quindi la decisione di trattare o non trattare con un antiparassitario deve tenere in conto non solo della presenza/assenza del parassita, ma anche di quale parassita si tratti, di quanto ve ne sia, dello stato di salute del nostro Amico in quel momento.. insomma! Tanti fattori vanno messi sul piatto della bilancia per valutare rischi/benefici della somministazione di un farmaco.




E – a proposito del “sotto-sopra” di cui parlavo all’inizio dell’articolo – è molto più dannosa che salutare l’attuale concezione di igiene. Disinfettare, sterminare, eliminare: praticamente creiamo un deserto attorno a noi. Dimenticando che nel deserto non c’è vita.




Programmazione della SALUTE


La salute è spesso per i nostri Amici (come per noi) un punto di arrivo dopo un percorso. Non è salute la scomparsa immediata di un sintomo che però ne provoca altri di rimando, spesso ancor più gravi. Quando un cane o un gatto sono ammalati, nel fisico come nella mente o nelle emozioni, “l’unico e altissimo compito del medico è ristabilire la salute dei malati, che è ciò che si chiama guarire” (cit. S. Hahnemann). Delle volte il percorso è lungo e non dico che i farmaci allopatici non possano essere di utilità per compensare e accompagnare, ma nella maggior parte dei casi questi non sono “curativi”. Delle volte questi obiettivi sono utopici, delle volte guarire non è possibile, non è questo il punto. Il concetto è l’impostazione di questo percorso, che spazia a tutto tondo e copre tutti gli aspetti del loro vivere.


Spirito meccanicista esci da questo corpo! ? Smettete di pensare che “se il cane zoppica voglio l’antinfiammatorio così posso riportarlo a correre domani assieme a me”. Un buon medico, che sia omeopata o no, vi spingerà sempre verso un percorso di salute. Un buon medico non ha risposte pronte. Un buon medico vi spiega e vi accompagna verso uno stato di salute più alto per il vostro Amico.


La buona medicina, che sia allopatica o omeopatica, è necessariamente una medicina sistemica. La concezione meccaniscista non può continuare a governare le nostre menti ed azioni. Poi, ovviamente, io da brava omeopata, penso di avere “più frecce nel mio arco” rispetto a quelle che mi dava la semplice medicina ufficiale, ma.. potrei essere di parte! ?